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Biscotti integrali: queste sono le marche che contengono più acrilammide, secondo il nuovo test italiano

20/11/2025Uncategorized

Il nuovo test del Salvagente sui biscotti da colazione ha valutato anche 16 varianti integrali, rivelando le marche con più acrilammide e interessanti differenze nutrizionali tra i prodotti
I biscotti integrali dovrebbero rappresentare  un’alternativa migliore per la colazione, grazie al contenuto più elevato di fibre e a un minor utilizzo di farine raffinate. Ma anche tra questi prodotti la qualità può variare sensibilmente.

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Lo conferma il nuovo test de Il Salvagente, che ha analizzato diversi tipi di  biscotti, tra cui 16 biscotti integrali e “semi-integrali” di marchi noti ma anche di linee della grande distribuzione: da Mulino Bianco a Balocco, da Doria a Pavesi, fino ai prodotti di Lidl, Coop e Carrefour.

I laboratori dell’Università Federico II di Napoli (dove è stato condotto il test) hanno valutato la presenza di contaminanti – acrilammide e micotossine – mentre la qualità nutrizionale delle ricette, come la quantità di fibre e zuccheri e la presenza di ingredienti meno salutari come olio di palma, sciroppo di glucosio-fruttosio e fosfati, è stata ricavata dall’etichetta dei prodotti. Sulla base di questi dati, i prodotti con più fibre e meno zuccheri sono stati premiati, mentre quelli con ingredienti meno salutari o contaminanti sono stati penalizzati.

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Anche tra i biscotti integrali, l’acrilammide rimane il principale punto critico. Si tratta di un contaminante che si forma naturalmente quando alimenti ricchi di amido – come pane, patate, biscotti e cereali – vengono cotti o tostati ad alte temperature, attraverso la cosiddetta reazione di Maillard, la stessa che conferisce doratura e croccantezza ai prodotti da forno.
Pur essendo presente in quantità variabili, l’acrilammide è considerata un potenziale rischio per la salute: l’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (IARC) la classifica come “probabile cancerogeno per l’uomo”, e l’esposizione abituale, soprattutto nei bambini, può aumentare il rischio cumulativo di effetti negativi nel lungo termine.

Nel test de Il Salvagente, la concentrazione media di acrilammide nei biscotti integrali è risultata simile a quella dei frollini bianchi ma alcuni prodotti superano i 140 mcg/kg, avvicinandosi alla soglia massima indicata per i più piccoli (150 mcg/kg).

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La situazione delle micotossine appare invece più rassicurante: le sostanze più note e regolamentate, come Deossinivalenolo (Don) e Zearalenone, risultano in gran parte sotto i limiti di legge. Tuttavia, alcune “tossine emergenti” come le Enniatine sono state rilevate in quantità significative in diversi campioni.
Pur essendo presente in quantità variabili, l’acrilammide è considerata un potenziale rischio per la salute: l’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (IARC) la classifica come “probabile cancerogeno per l’uomo”, e l’esposizione abituale, soprattutto nei bambini, può aumentare il rischio cumulativo di effetti negativi nel lungo termine.

Nel test de Il Salvagente, la concentrazione media di acrilammide nei biscotti integrali è risultata simile a quella dei frollini bianchi ma alcuni prodotti superano i 140 mcg/kg, avvicinandosi alla soglia massima indicata per i più piccoli (150 mcg/kg).

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La situazione delle micotossine appare invece più rassicurante: le sostanze più note e regolamentate, come Deossinivalenolo (Don) e Zearalenone, risultano in gran parte sotto i limiti di legge. Tuttavia, alcune “tossine emergenti” come le Enniatine sono state rilevate in quantità significative in diversi campioni.

Dal punto di vista nutrizionale, l’apporto di fibre tra i biscotti integrali testati va da un minimo di 4,5 grammi per 100 grammi (Oro Saiwa Cruscoro) a un massimo di 11 grammi (Galbusera Più integrali). Il Salvagente ricorda che non esiste ancora una normativa chiara sul termine “integrale” in Italia, e quindi alcuni prodotti utilizzano farine raffinate integrate con crusca o cruschello, mentre altri si avvicinano al 70-75% di vera farina integrale, come gli Original Frollini integrali di Carrefour o il Fior di integrale Realforno di Lidl.

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Tra i 16 prodotti esaminati, 4 hanno ottenuto un punteggio insufficiente per qualità complessiva, ingredienti e contaminanti.  Si tratta di:

  • Oro Saiwa Cruscoro: penalizzati per il basso contenuto di fibre e per la presenza di olio di palma, sciroppo di glucosio-fruttosio e fosfati di calcio. L’acrilammide rilevata è di 132 mcg/kg, mentre il Deossinivalenolo (Don) raggiunge 101 mcg/kg; tra le altre micotossine emergenti troviamo Enn A1 a 3 mcg/kg, Enn B a 40 mcg/kg e Enn B1 a 7 mcg/kg
  • Doria Bucaneve Ciocco Integrale: penalizzati per la presenza di olio di palma e per l’alto contenuto di zuccheri. L’acrilammide raggiunge 142 mcg/kg, mentre il Don è assente; altre micotossine rilevate sono Zearalenone 6 mcg/kg ed Enn B1 3 mcg/kg
  • McVitie’s Digestives Integrali: ottengono un punteggio di 5,5, penalizzati per la presenza di olio di palma e per il sale relativamente alto (1,5 grammi per 100 grammi). L’acrilammide risulta di 126 mcg/kg; Don assente; altre micotossine: Enn A1 3 mcg/kg, Enn B 6 mcg/kg e Enn B1 2 mcg/kg
  • Gentilini Piaceri con farina integrale: penalizzati per l’alto contenuto di zuccheri e per l’acrilammide elevata, 168 mcg/kg, il Don di 30 mcg/kg e le altre micotossine includono Enn A1 2 mcg/kg, Enn B 67 mcg/kg e Enn B1 9 mcg/kg

Fonte:

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